Giunto alla sua 7ª edizione, il TRAIL DELLE TERRE DI MEZZO riesce a regalare ogni anno nuove emozioni arrivando a essere oltre che un appuntamento agonistico di rilievo un evento che abbraccia solidarietà ed amicizia. Una vera è propria festa!
La manifestazione, partita con qualche timore legato al meteo che non prometteva nulla di buono, è iniziata invece subito alla grande con la cena del sabato sera, degna di un ristorante stellato e magistralmente capitanata dal nostro Chef e Trailer Marco Zarantonello; è proseguita poi con la visione del documentario di AFRICA&SPORT che racconta la vita degli atleti in Etiopia, culla di numerosi campioni, e dove verranno recapitate le scarpe e l'abbigliamento sportivo raccolte in occasione della nostra gara.
La serata è poi continuata con una breve presentazione della competizione e del libro "Correre nel vento" dell'atleta varesino Stefano Frascoli, che racconta di storie di atletica leggera, e con la presentazione della JOELETTE, la carrozzina a due ruote che con la spinta di tre persone permette di percorrere sentieri impervi e di raggiungere mete altrimenti precluse a persone con disabilità motoria. Momento clou della serata, l'incontro con Nico Valsesia che tramite i filmati e la chiacchierata finale, ci ha fatto conoscere le sue straordinarie fatiche e i record "from zero to" stabiliti in tutto il mondo.
Domenica è stato il giorno dell'agonismo con le nostre 2 competizioni. Circa 700 gli atleti al via contando anche i 190 partecipanti alla non competitiva sulla distanza ridotta. Il meteo è stato magnanime e ha permesso il corretto svolgimento delle competizioni.
Per quanto riguarda l'aspetto puramente competitivo, la prova da 30 km, che quest'anno prevedeva una modifica del percorso con una leggera diminuzione del chilometraggio e del dislivello che l’ha resa molto veloce e combattuta fino all'ultimo metro,
si è conclusa con la vittoria sul fil di lana del giovane atleta dell'Insubria Sky Team, Stefano Rinaldi, che ha avuto la meglio su Mauro Toniolo solo nelle battute finali, e con la lotta per il terzo posto risolta in volata da Nicola Paris su Fabio Di Giacomo.
La Top Ten vede poi al 5º posto Domenico Maddalena, al 6º Claudio Chiarini, al 7º Maurizio Mora, all'8º Michele Fantoli, al 9º Luca Rota e al 10º Simone Frau.
Al femminile, si sono invertire le parti delle vincitrici: 1ª posto per Laura Crivelli che l'anno scorso terminò seconda, e secondo posto per Scilla Tonetti che trionfò nella precedente edizione. Terza piazza per Elisabetta Di Gregorio, a completare la Top Five 4ª posizione per Kristel Mottin e 5ª per Simona Lo Cane.
Sul tracciato breve purtroppo un errore di percorso di un gruppo di atleti, se non stravolge la classifica maschile che vede la vittoria di Andrea Biotti, seguito da Paolo Proserpio, Alessandro Losa, Davide Santambrogio e Luciano Mattia, ha invece scompaginato le fila femminili creando molta confusione. Per cercare di porre riparo agli inconvenienti avuti e di stilare una classifica finale quanto più "giusta" possibile, si è deciso di premiare a pari merito Cecilia Pedroni e Patrizia Bianchi, seguite da Cinzia Lischetti, Maria Luisa Morelli, Lorena Strozzi e Teresa Di Simone.
Da segnalare anche la partecipazione del team BEER FOR GIANGI che ha permesso all’amico Giangi di vivere le emozioni della gara percorrendo i 12km di sentieri del mini-trail in sella alla joelette.
Dopo la gara, la festa è continuata con il Polenta party, le premiazioni di rito, la musica dal vivo con un giovanissimo e bravissimo Pietro ad allietarci con il repertorio del suo idolo Van De Sfross.
Emozionante anche il suggellarsi del gemellaggio tra il nostro gruppo, i RUNNERS VALBOSSA, e il SOJO VASARO TRAIL TEAM, arrivati da Caltrano in provincia di Vicenza, che hanno portato con loro tanta passione e allegria e anche un bellissimo "coppo" artigianale con le effige dei nostri gruppi, cui noi abbiamo ricambiato con un cesto di prodotti locali.
Il Weekend si è concluso, pur con l'amarezza per l'errore di percorso sulla distanza breve, con la soddisfazione di tutti noi organizzatori e dei tanti che hanno partecipato alla manifestazione, gareggiando, aiutando, vigilando, alimentando e allietando.
Anche da parte dell'amministrazione comunale traspare tutta la soddisfazione per un evento ben riuscito, nelle parole del vice-sindaco di Daverio, Alberto Tognola che sottolinea l'importanza dell'iniziativa volta a raccogliere i fondi per i paesi terremotati a fianco alla raccolta di Africa e Sport; l'attenzione del nostro gruppo al rispetto dell'ambiente con l'utilizzo di vettovaglie biodegradabili e la ripulitura del percorso subito dopo la fine della gara; il perfetto coordinamento tra organizzatori, volontari e protezione civile per la gestione della viabilità e dei parcheggi.
È come conclusione, ecco il bellissimo commento di Gilda:
"Il TTM non è solo corsa e fatica, il TTM è un viaggio, è un groviglio di pensieri che per mesi affollano la tua mente e di azioni che compi quotidianamente a volte in modo naturale a volte con fatica; è un puzzle che ogni volta pensi non riuscirai mai più a comporre, ma poi non si sa come tutte le tessere trovano il posto giusto, si combinano in una nuova forma che ogni volta ti stupisce perché ti sembra sempre la combinazione migliore e poi l'anno dopo scopri che c'è ancora di più.
Il TTM è come la vita, ti presentata facce nuove, nuovi incontri, persone allegre e colorate che sanno cogliere il bello di quello che c'è e altre tristi e in bianco e nero che sanno solo tirarti merda addosso per i tuoi sbagli. Il TTM sono i sorrisi e gli abbracci dei tuoi amici che ti vengono a trovare, sono i nuovi incontri; è mia sorella, sono i miei nipoti che crescono e i miei genitori che invecchiano, sono i runners della valbossa che da sette edizioni sono lì a collaborare dalla mattina alla sera con il sorriso e la fatica sul volto.
Il TTM è la raccolta di scarpe per Africa&Sport, il legame con nostro territorio, la corsa, il buon cibo.
Il TTM è riscoprire che c'è gente che ha ancora voglia di fare e di darsi da fare e di correre per le proprie passioni, è imparare che un bambino di undici anni può ancora coltivare i suoi sogni.
Il TTM è conoscere Giangi con i suoi amici e scoprire che la vita continua ed è bella nonostante le batoste che sa darti, è la gioia e la spensieratezza dei “turisti” filippini, è l'allegria del gemellaggio con i ragazzi del SOJO VASARO.
Il TTM è il TTM, il TTM sieste tutti voi e io come sempre vi ringrazio per esserci stati."
I RUNNERS VALBOSSA Foto di Podisti.net
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.